a
Sono Alessandro Arcaro, medico chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione ed Esperto e Consulente in Medicina ad Indirizzo Estetico.
Sab - Dom: Chiuso
(+39) 3487552760
info@alessandroarcaro.it
Title Image

Celiachia e Sensibilità al glutine

Home  /  Celiachia e Sensibilità al glutine
Celiachia e Sensibilità al Glutine

Intolleranza al glutine

La celiachia è una malattia cronica di origine autoimmune che interessa prevalentemente l’intestino tenue ma anche altri organi, insorge in individui geneticamente predisposti (assetto genetico HLA DQ2/DQ8) e a volte si associa ad altre malattie autoimmuni e genetiche. Si manifesta con un’importante diminuzione della capacità di assorbimento intestinale ed è causata da un’intolleranza permanente al glutine, componente proteica contenuta in diversi cereali quali frumento, orzo e segale. Il glutine è contenuto in moltissimi alimenti di comune consumo (pane, pasta, biscotti, pizza, ecc.) e non solo, senza considerare il potenziale rischio di contaminazione accidentale durante la lavorazione degli alimenti, come additivo o conservante.

L’ingestione del glutine nei soggetti celiaci provoca gravi danni a livello della mucosa intestinale che viene attaccata dagli auto-anticorpi IgA e IgG diretti contro l’enzima transglutaminasi tissutale e che va incontro ad un appiattimento. Il malassorbimento può determinare carenze di micronutrienti (vitamine, ferro e calcio) che, a lungo andare, provocheranno malnutrizione e altri disturbi. Si caratterizza anche per un deficit di enzimi digestivi in particolare per gli zuccheri (lattosio, ecc.).

La malattia celiaca può esordire in fasi diverse della vita e con modalità diverse. I sintomi più comuni sono: dolori addominali, diarrea, perdita di peso, anemia, debolezza generale, aumento del contenuto di gas intestinale, ritardo della crescita nel bambino, mal di testa e dolori articolari.

Una dieta totalmente priva di glutine (gluten-free diet), da seguirsi in maniera rigorosa e a vita, è allo stato attuale l’unica terapia. Il soggetto non guarirà dalla celiachia, ma i sintomi causati dall’intolleranza permanente al glutine spariranno e si potranno prevenire le patologie conseguenti al malassorbimento e altri gravi complicanze, potendo condurre una vita del tutto normale.

E’ importante diagnosticare la malattia celiaca prima che provochi danni all’intestino. I sintomi infatti possono essere facilmente confusi con quelli dovuti ad altri disturbi intestinali, come ad esempio la sindrome del colon irritabile (IBS) o l’intolleranza al lattosio, oppure potrebbero essere dovuti a un’allergia al grano (frumento) o alla “sensibilità al glutine non allergica non celiaca” (gluten sensitivity) che si caratterizzano per sintomi spesso sovrapponibili alla celiachia.

L’allergia al frumento è appunto un’allergia alimentare dovuta allo sviluppo di anticorpi contro alcune sostanze in esso contenute. I sintomi interessano principalmente la pelle e le vie respiratorie: prurito, irritazioni cutanee, asma, fino a reazioni respiratorie gravi. In alcuni casi tuttavia possono appunto comparire anche disturbi gastrointestinali simili alla malattia celiaca. La diagnosi si basa su test allergologici specifici.

La sensibilità al glutine non celiaca è una reazione non allergica all’assunzione di glutine con sintomi molto variabili e che non sono necessariamente a carico dell’intestino: dolore e gonfiore addominali, diarrea, dolori articolari e muscolari, mal di testa, stanchezza e difficoltà di concentrazione, formicolii. Poiché ad oggi non esiste ancora un test specifico, la diagnosi sarà indiretta notando una regressione o un sensibile miglioramento dei sintomi già dopo pochi giorni con l’esclusione del glutine dalla dieta. Naturalmente dovranno prima essere escluse la celiachia e l’allergia al grano.

Se sospetti quindi di essere celiaco o di avere disturbi compatibili con queste condizioni rivolgiti sempre e solo a medici qualificati: la diagnosi va condotta seriamente, con metodi che non devono lasciare spazio al dubbio (esami del sangue di primo livello per la ricerca degli autoanticorpi ed eventuale successiva gastroscopia con biopsia dell’intestino tenue per la diagnosi di certezza), senza cioè affidarti a metodi o test non convenzionali. Una volta accertata la diagnosi, è necessario sottoporsi a visite mediche periodiche allo scopo di monitorare l’andamento della malattia, verificare se la dieta priva di glutine ha determinato la scomparsa dei sintomi e diagnosticare per tempo l’insorgenza di eventuali complicanze.

RICHIEDI INFORMAZIONI O FISSA UN APPUNTAMENTO