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Sono Alessandro Arcaro, medico chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione ed Esperto e Consulente in Medicina ad Indirizzo Estetico.
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Allergie e Intolleranze Alimentari

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Allergie e Intolleranze Alimentari

Diagnosi e gestione dei disturbi

Le allergie alimentari sono una forma di reazione avversa agli alimenti in cui viene attivato il sistema immunitario attraverso un meccanismo chiaramente noto e valutabile attraverso specifici esami del sangue e test cutanei la cui validità è universalmente riconosciuta dal mondo scientifico. Un allergene (una proteina presente nell’alimento a rischio che per la maggioranza delle persone risulta del tutto innocua) innesca una catena di reazioni del sistema immunitario tra cui la produzione di specifici anticorpi (immunoglobuline E). Gli anticorpi determinano a loro volta il rilascio di mediatori chimici, come l’istamina, che possono provocare vari sintomi: vomito, diarrea, orticaria, starnuti, congiuntivite, asma, difficoltà a respirare, fino addirittura allo shock anafilattico. Sono reazioni indipendenti dalla dose dell’alimento cui si è allergici e perciò possono scatenarsi anche a seguito di minime quantità assunte. Le allergie alimentari sono spesso ereditarie e vengono generalmente diagnosticate nei primi anni di vita. Alcuni esempi sono le allergie alle proteine del latte vaccino, a diversi tipi di frutta, alla frutta secca, alla soia, ad alcuni tipi di pesce, al lievito, al grano, ecc.

Le intolleranze alimentari sono anch’esse una forma di reazione avversa agli alimenti, ma senza che il sistema immunitario venga attivato e possono essere dovute o a un difetto enzimatico (es: intolleranza al lattosiofavismo), o a sostanze contenute negli alimenti (istamina, tiramina, caffeina, alcol, solanina, teobromina, triptaminafeniletilamina, serotinina) che hanno un’azione farmacologica, oppure da meccanismi non conosciuti come le intolleranze da additivi (nitriti, benzoati, solfiti). Poiché sono dipendenti dalla dose di alimento assunto e sono dovute appunto a cause di diversa natura, non risultano sempre facilmente identificabili. Infatti ad oggi non è stato ancora possibile mettere a punto un unico test in grado di diagnosticarle, fatta eccezione per la classica intolleranza al lattosiodovuta a un deficit di lattasi, l’enzima digestivo che scinde lo zucchero del latte in glucosio e galattosio affinché possa essere assimilato.

Da alcuni anni sono diventati di moda numerosi test “non convenzionali” (peraltro molto costosi, eseguibili presso laboratori privati e farmacie) basati sulle metodologie più disparate, alcune delle quali così fantasiose e bizzarre da ricordare persino la stregoneria, e che prometterebbero di rivelare facilmente le intolleranze alimentari. La medicina ufficiale ad oggi ha validato solo i test per dimostrare l’intolleranza al lattosio e al glutine (celiachia). E’ bene allora precisare che molti di questi test non hanno basi scientifiche e non sono mai stati sottoposti a rigorosi studi di validazione su campioni numerosi, anzi coloro che li promuovono continuano abilmente a sottrarsi agli inviti e alle verifiche da parte della comunità scientifica.

Se hai un problema di salute per il quale pensi di essere allergico o intollerante a qualche alimento, rivolgiti prima di tutto a un medico esperto. E’ consigliabile infatti una valutazione clinica specialistica (allergologo, dietologo o gastroenterologo) che comprenda un’approfondita anamnesi generale, allergologica e nutrizionale, un esame obiettivo completo e solo dopo l’eventuale prescrizione mirata di esami del sangue o test diagnostici da eseguirsi preferibilmente in ambito ospedaliero per giungere a una diagnosi corretta e intervenire con la giusta terapia.

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